Museo del bergamotto

Nasce nel 2008 grazie all’appassionato lavoro di ricerca del professor Vittorio Caminiti. È un presidio importante della promozione di questo agrume esotico coltivato sull’estrema punta dello Stivale con eccezionali risultati qualitativi.

Nel Museo c’è una ricca raccolta di attrezzi, macchinari e strumenti, documenti e immagini che raccontano la storia del lavoro e dell’imprenditoria nella plurisecolare coltivazione e lavorazione del bergamotto nel Reggino, in un territorio stretto fra l’Aspromonte e il mare, con la sua preziosa essenza esportata soprattutto in Francia ma non solo.

Con un’ampia bibliografia materiale il museo svela le tecniche di estrazione dell’olio essenziale (dalla prima macchina a manovella inventata dal reggino Barillà…) ambìto dalle più importanti maison profumiere perché in grado di fissare il bouquet dei profumi, con fragranze ineguagliate dagli olii sintetici.

Sono esposte immagini e reperti storici legati al commercio del prodotto e un’intera sezione del Museo è dedicata all’uso, sempre più importante, del Bergamotto in gastronomia. Oltre che all’olfatto, il bergamotto si fa infatti sempre più gustare anche al palato.

E dopo i the inglesi (l’Earl Grey) e le dolcezze francesi di Nancy oggi profumano di bergamotto liquori digestivi, prodotti pasticcieri preparazioni salate, gelati e altre sempre più nuove sorprese dall’inconfondibile gusto fresco.

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